Luigi Vanvitelli
Luigi Vanvitelli nacque a Napoli nel 1700. Progettista, scenografo, architetto e pittore, Vanvitelli fu una delle personalità più significative della cultura e delle arti del Settecento. Il padre, l’olandese Gaspar van Wittel, era un eccellente paesaggista e voleva fare del figlio un pittore, ma fu subito evidente la predilezione di Luigi per l’architettura, in particolar modo per quella barocca: in tutta la sua produzione, infatti, troviamo continui riferimenti all’opera di Bernini, Borromini e Pietro da Cortona.
Già a ventisei anni fu architetto in San Pietro, dove si cimentò anche come pittore. Partecipò più tardi al concorso per la realizzazione della facciata di San Giovanni in Laterano, opera che non gli fu però affidata. Si dedicò quindi all’incarico di realizzare il Lazzaretto nel porto d’Ancona, ospedale-fortezza a pianta pentagonale, oggi noto come Mole Vanvitelliana. Quest’opera gli permise di mettere a frutto le sue competenze in campo ingegneristico e idraulico di cui aveva già dato prova.
All’età di 50 anni, Carlo di Borbone lo chiamò per la realizzazione della Reggia di Caserta, la sua opera più grande, che lo impegnò negli ultimi anni di vita. Nel lungo periodo in cui lavorò alla Reggia, lasciò altre testimonianze del suo genio a Napoli: la chiesa di San Marcellino, il foro Carolino a Piazza Dante, la facciata e la scala di Palazzo Calabritto, la facciata della chiesa di S. Luigi, villa Campolieto a Resina, i ponti sul Calore a Benevento e sul Sele a Eboli.
Vanvitelli morì a Caserta nel 1773. La sua salma fu tumulata nella chiesa di S. Francesco di Paola.